E-commerce: mai come oggi così importante.

Categoria E-commerce, News
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Data
  • Aprile 21, 2020

Mai come oggi vendere online è un tema di grande attualità, molto sentito dalla maggior parte dei commercianti.

La situazione attuale modificherà non poco il nostro modo di vivere, lo stile di vita, la vita stessa e molto probabilmente, a causa di questo, un anno non basterà per sistemare l’economia delle PMI.
Un e-commerce potrebbe aiutare? L’Italia è ancora ben sotto il 10% del mercato per il commercio elettronico, rispetto al totale delle transazioni commerciali.
La nostra cara Cina viaggia intorno il 55% e meglio di noi stanno il resto dell’Europa e gli USA. Discorsi già detti! 

Il COVID-19 influenzerà anche questo settore?

Beh, ho un esempio da portare su questa pagina: una decina di giorni prima scoppiasse ‘sto COVID-19, avevo in mano un preventivo firmato dal titolare di un’azienda vinicola del Piemonte per un sito web. Tenete presente che la proposta l’aveva in mano da due mesi.
Bocciata l’idea proposta, bocciato l’e-commerce: le mail da gestire, ansie per la segretaria, spedizioni, ansie per il magazziniere, sito e contenuti da aggiornare, ansie per l’altra ragazza e via così. 

Qua entra in scena il nostro coronavirus: la gente è a casa e consuma di più. Mangia di più e beve di più (e non solo, ma questo lo vedremo a dicembre).
Quindi le scorte finiscono prima ed il mio vignaiolo ha il telefono che scotta dalle forniture che vengono richieste. Manco a dirlo, per sua voce, in molti gli chiedono perché non ha un sito e-commerce, che avrebbero fatto prima!
Morale: il cliente in questione, provato in prima persona che essere un’azienda moderna  vuol dire essere nel business, mi chiama dicendomi di aver cambiato idea e voler un e-commerce, ma anche di sbrigarmi. 

Comunque, quanto sopra per dirvi che il contesto economico è in costante evoluzione ed il web è diventato protagonista assoluto, in Italia proprio come in altre parti del mondo, anche se non ancora nei numeri.

Il commercio elettronico è ormai una realtà in via di consolidato sviluppo e sono tantissime le aziende, così come le start up, che scelgono di concentrare il proprio business sulle vendite online offrendo i propri beni e servizi, una scelta strategicamente perfetta.

A volte mi si dice che l’e-commerce non è per le piccole realtà. Bene, la vedo così: se la tua azienda non è per il commercio elettronico, allora la tua azienda non è per il mercato.

Il web amplia in modo esponenziale la possibile clientela e garantisce costi di gestione ben più bassi rispetto a quelli necessari per gestire dei punti vendita, sebbene la presenza di un negozio fisico la ritengo necessaria e non vivrei senza.

L’avviamento di un’azienda che vuole operare online.

Vien da se che un’azienda che vuol vendere in rete deve strutturarsi:

  • magazzino e stoccaggio sufficiente 
  • accordi con spedizioniere/i 
  • sistemi di pagamenti 
  • azioni di marketing
  •  sito web strutturato come si deve e non un fai-da-te o fatto dall’amico ginecologo. 

Ricordiamoci bene, l’e-commerce è molto più di un biglietto da visita, molto più di uno strumento di visibilità, si tratta bensì del mezzo attraverso cui si arriva a vendere, è un vero e proprio negozio online, ecco perché è assolutamente fondamentale curarlo nel migliore dei modi e scegliere le soluzioni più performanti.

In che modo l’azienda può strutturare un e-commerce?

Potremo rispondere che ha due possibilità: 

  1. creare un e-commerce commissionando il lavoro a dei professionisti, i quali si appoggiano a piattaforme che permettono l’integrazione di una struttura per la vendita online, come esempio, WordPress con WooCommerce 
  2. oppure acquistare un servizio già sviluppato su delle piattaforme verticali come Shopify.

Analizziamo di seguito le due opzioni.

Realizzare il proprio e-commerce con WooCommerce.

Necessario è acquistare dominio e hosting, poi con un CMS, come ad esempio il più comune WordPress, si aggancia WooCommerce (un sistema di gestione dei contenuti).
Infine si provvede all’inserimento dei contenuti: a partire dai singoli prodotti, le informazioni relative all’azienda, note legali, informative legate a privacy policy e cookie policy, obbligatori e fondamentali per poter operare.

In questo caso abbiamo un costo iniziale importante legato alla creazione del sito, cui seguiranno i costi di ordinaria e straordinaria amministrazione, dunque il pagamento dell’hosting ed eventuali restyling sia grafici che strutturali, come plug-in da aggiornare nel caso saltassero e fosse necessario correre ai ripari con soluzioni alternative.

Una volta messo online il sito Internet, ovviamente, è opportuno implementarlo al meglio non solo curandone costantemente i contenuti, ma anche eseguendo degli aggiornamenti.

Acquistare un servizio da una piattaforma verticale di e-commerce.

L’altra opzione corrisponde all’acquiso di un servizio presso una piattaforma specifica, come può essere Shopify. Ottima scelta.
L’azienda può comunque avere il suo dominio “indipendente” e può gestire la sua attività online senza vincoli. 

Il costo iniziale lo abbiamo anche qui, sebbene la piattaforma metta a disposizione un pacchetto all-inclusive. Poi o siete smanettoni o, nella realtà delle cose, una agenzia web vi servirà comunque ed è anche consigliato. 

Il vantaggio sta soprattutto sui numerosi strumenti integrati, la sincronizzazione della vendita dei prodotti, sistemi di pagamento, integrazioni con Social Media e App, assistenza praticamente 24 ore su 24 e 7/7 e nessun problema di aggiornare plug-in, perché hanno programmatori interni che si preoccupano delle funzionalità del servizio.
Infatti deve essere preventivato il costo mensile del servizio il quale resta costante nel tempo, in maniera percentuale relativamente alle vendite che effettuerete.

Quale scegliere?

Domande frequenti sul web, diciamo sono valide entrambe, ma mi sto innamorando di Shopify, quindi avete capito in che direzione vi guiderei.

Quello che rimane da fare, altrimenti anche il più bello degli e-commerce diventa praticamente inutile, sono le azioni di Web Marketing mirate. A partire ad esempio da una buona ottimizzazione SEO, perchè “essere in rete” non è sufficiente: se vogliamo essere competitivi si deve fare in modo che il proprio sito sia ben visibile sui motori di ricerca e che raggiunga quanti più visitatori possibili.

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